Non potevamo, come Ristoworld fare passare sotto silenzio il Natale, soprattutto un Natale come questo.
Ma questo numero speciale delle nostre pubblicazioni non è solo un’occasione per augurarci salute, serenità, sollievo, speranza, soprattutto speranza oggi.
Vuole invece essere un momento per testimoniare che il mondo della ristorazione c’è e resiste alla tempesta, pronto a tornare all’opera più forte di prima, quel mondo della ristorazione legato alla gioia, alla festa, al sorriso, alla convivialità oggi negata.
E allora, l’augurio è quello di vivere, pur in un momento difficile, un recupero della convivialità più intima e familiare, che magari gli altri anni tutti coloro che operano nel magico mondo della ristorazione erano costretti un po’ a sacrificare.
Proviamo, ciascuno nella sua casa, ma tutti uniti da un medesimo sentimento, a vivere la gioia del sorriso dei nostri cari, degli affetti più veri.
E in fondo il Natale non è forse questo?
Il mio augurio è quindi quello di riconquistare un Natale dell’essere e non dell’apparire, dell’intimità degli affetti veri e non di lustrini e sorrisi a volte forzati, della sostanza del cuore e non degli obblighi sociali, dello stupore e non del disincanto.
Guardiamo ognuno negli occhi le persone che amiamo, riscopriamo in esse le autentiche ragioni della vita.
Senza dimenticare che negli occhi dei nostri cari si specchiano quelli di tutti i nostri fratelli sconosciuti, specie i più bisognosi.
Alla fine – o all’inizio – di tutto, tanti auguri di pace, serenità, salute, gioia e speranza. Soprattutto speranza…
Buone speciali feste a tutti!
Maria Ausilia Boemi
Direttrice Responsabile