Il pane, la pasta, i prodotti da forno non sono tutti uguali: se coltiviamo e utilizziamo le eccellenze territoriali, le farine di grani antichi possono dar vita a esperienze di gusto ricche di magnifiche sensazioni, oltre che salutari.
La nostra tradizione gastronomica, tuttavia, è fortemente condizionata dalle multinazionali dell’agrifood, che dettano i trend dell’alimentazione guidate soprattutto dalle regole del profitto, a discapito delle biodiversità e del benessere dei consumatori.
Grazie alla sua esperienza personale e professionale, Monia Caramma, che è tra le cento donne di successo selezionate da Forbes per il 2021, ci illustra uno dei temi più discussi in ambito alimentare: la diatriba tra grani antichi e moderni.
Attraverso un ricco excursus storico, fa luce su come distinguere le vere sementi antiche da quelle moderne, smascherando le farraginose linee che le definiscono e le insidiose strategie di marketing messe in campo dall'agrobusiness.
«Eccolo, finalmente in libreria e in vendita online (cartaceo e e-book). Attraverso un ricco excursus storico – commenta Monia Caramma - faccio finalmente luce su come distinguere le vere sementi antiche da quelle moderne. Pagine che offrono un’informazione corretta ai consumatori attenti all’alimentazione e soprattutto alla propria salute. Non abbiamo più scuse: è ora di conoscere la cultivar del grano con cui è prodotto il cibo che consumiamo ogni giorno!
Monia Caramma studia le caratteristiche dei cereali antichi, con e senza glutine, da circa 20 anni e si dedica sia alla divulgazione delle loro proprietà sia alla creazione di alimenti realmente utili al benessere. Il giorno in cui un problema di salute l’ha costretta a cambiare le sue abitudini alimentari, ha iniziato un nuovo viaggio personale, dedicato ad approfondire la sua conoscenza delle tecniche di coltivazione. Lo scopo era comprendere l’importanza delle origini dei semi e della loro riproduzione naturale concentrandosi sulle proprietà reali del cibo e sulla sua trasformazione.
L’incontro con il Prof. Norberto Pogna ed il Dott. Roberto Dall’Aglio segnano la sua formazione teorica e pratica: dai libri al campo. Il primo fu direttore dell’Istituto sperimentale per la cerealicoltura e a lui si devono le ricerche sul Monococco e sulle proteine che creano la maglia glutinica, il secondo, specializzato in endocrinologia, è stato pioniere in alcune terapie oncologiche ed ha dedicato gli ultimi anni della sua carriera alla nutraceutica. Da entrambi ha appreso l’importanza di tutti gli aspetti delle materie prime (la cultivar per esempio, omessa dalla maggior parte di chi trasforma frumento ed altri cereali) e le loro ripercussioni sulla salute.
Dal 2015 Monia Caramma formula alimenti sostenibili (socialmente, economicamente, e per l’ambiente) partendo dalla scelta delle cultivar ed analizzando tutti gli aspetti della produzione (coltivazione, trasformazione, confezionamento).
Nello stesso anno fonda Nutracentis, azienda dalla quale esce nel 2019.Dal 2018, Monia è il referente di Sorghum-ID, la società sostenuta dall’Unione Europea, dedicata allo sviluppo della coltivazione e del consumo di sorgo in sostituzione di mais giallo e soia, per la produzione di pasta di sorgo e il suo utilizzo per alimentazione umana.
Monia Caramma è anche relatrice e formatrice di cultura alimentare e del mondo dei cereali. Nel 2018 il suo intervento ha vinto il Let’s Emerge Award nell’edizione italiana dei Seed & Chips Awards. I suoi articoli sono stati anche pubblicati sul Journal of food and nutritional disorders.
Dal 2019 è Direttore ricerca e sviluppo in Macaronicus SA.
Monia Caramma è tra le cento donne di successo selezionate da Forbes per il 2021.
«Ho vinto il morbo di Crohn imparando a scegliere ciò che mangiavo. Da allora – dice l'Autrice - studio e progetto pasta e alimenti sostenibili a lungo termine per l’ambiente e la società, cioè verifico la provenienza delle sementi, le tecniche di coltivazione, i processi di trasformazione, l’impatto degli ingredienti (e quello dei materiali e degli inchiostri usati per il packaging) sulla salute, analizzando studi clinici. Consulente negli ambiti dello sport, della ristorazione, autrice, editorialista, fornisco consigli e valutazioni a chi, come me, crede che siamo ciò che mangiamo. Studio e mi aggiorno quotidianamente per combattere la disinformazione e l’informazione ingannevole sul cibo».
Monia Caramma fa parte dell’associazione Ristoworld Italy, quale esperta, appunto, in grani antichi e alimentazione. Ha curato per l’associazione alcuni momenti di formazione on the job
organizzando, ultimamente, in occasione di Italian Style 2021, concorso di cucina e pasticceria per la ristorazione, il premio speciale “Bontasana” per il senza glutine e vegano.
Su Amazon acquistalo ora
Marcello Proietto di Silvestro