13 aprile 2024. Una data importante per Io Compro Siciliano. Il noto brand che rappresenta il Made in Sicily in Sicilia e nel mondo compie quattro anni dalla sua nascita. In questa occasione verrà annunciato un ambizioso progetto: dare onore ed una casa alla creatività ed inventiva del popolo siciliano dando vita al Museo del Made in Sicily.
Museo del Made in Sicily: ecco il progetto
Il Museo del Made in Sicily, sarà un museo vivo che darà valore e spazio alla creatività e manualità della Sicilia. Rappresenterà quello che i siciliani sono stati in grado di fare in passato e che sanno fare al presente. All'interno del museo saranno raccolti oggetti, produzioni artigianali, vi sarà spazio per l’enogastronomia, per opere creative, documenti video e audio ma, soprattutto, idee e progetti del popolo siciliano.
«L’idea trae ispirazione in Scozia dal museo nazionale un luogo che trasuda orgoglio e competenza del popolo scozzese. Il nostro museo intende ispirarsi a quel modello e dare valore ed onore ai tanti siciliani che, in Sicilia e nel mondo, hanno dato e danno ogni giorno prova di grandi capacità, creano, fanno, producono dimostrando creatività e competenze straordinarie. Dobbiamo e vogliamo tornare ad essere orgogliosi di noi», spiegano Davide Morici e Giovanni Callea di Io Compro Siciliano.
Uno spazio dedicato all’orgoglio siciliano
Un luogo nel quale dare valore alle sei città della ceramica siciliana accanto alla tradizione del ricamo e dei gioielli. E, ancora, un archivio delle musiche, dei film, delle immagini e, quanto è stato fatto dalla Sicilia per la Sicilia. Un luogo nel quale una carrozza del ‘700, memoria di Palermo Capitale mondiale della mobilità urbana, viene esposto e raccontato con un sistema di controllo elettronico progettato nell’Etna Valley. Un luogo nel quale un abito disegnato da Domenico Dolce, risplende accanto ad un gioiello realizzato da un giovane studente di un istituto d'arte. Un luogo che racconti la vita del più grande artista nato a Palermo: Giacomo Serpotta e quella del più incredibile luogo naturale d'Europa: l'Etna. E ancora, un luogo in cui vi sia spazio al racconto delle due grandi protettrici della Sicilia, Santa Rosalia e Sant’Agata, patrone rispettivamente di Palermo e Catania.
L’Albero delle Radici
Il progetto intende aggregare forze creative, sostegno economico e attenzione degli enti preposti. La prima pietra di questo museo sarà un albero: l’Albero delle Radici, simbolo del 2024 quale anno delle radici italiane ma non solo. L’albero rappresenterà anche la capacità creativa dei siciliani. Sarà realizzato con le donazioni simboliche che sono state attivate con una sottoscrizione in occasione del quarto anno del progetto. L’importo raccolto e pubblico e sarà interamente utilizzato per la realizzazione di questo monumento dedicato non solo alla Sicilia ma anche allo straordinario popolo che la abita: i siciliani.
«Inseriremo simbolicamente i nomi di quanti vorranno farne parte nell’atto costitutivo della Fondazione che sarà creata per gestirlo. La forza di cui abbiamo bisogno non è quella del denaro, ma quella del sostegno. Sappiamo che le risorse necessarie non possono provenire dalle singole donazioni private, ma desideriamo che tutti abbiano voglia di aderire con una cifra simbolica che permetterà a tutti NOI di rendere evidente alle istituzioni che questo è un progetto possibile e necessario. L'idea di un museo che celebri la nostra terra e le nostre menti creative e produttive è nata osservando quanta bellezza e competenza ci sia nelle mani e nei cuori dei siciliani. Il museo che vogliamo costruire sarà un’ancora per l’orgoglio e l’ identità siciliana», aggiungono e concludono gli organizzatori.
Il crowdfunding
La raccolta fondi inizierà simbolicamente il 13 aprile, (anche se il link è già attivo e le donazioni sono già iniziate) e durerà fino al 15 luglio 2024.
Ciascuno dei contributori entrerà di diritto tra i soci sostenitori della Fondazione Museo del Made in Sicily.
Al raggiungimento di 500 donazioni sarà chiesto un incontro con il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per attivare le energie istituzionali che hanno la forza e la responsabilità di a dare vita al progetto. Per contribuire alla creazione dell’Albero delle Radici e seguirne le evoluzioni basterà seguire i canali de “Il Made in Sicily”.
Ufficio Stampa
Manuela Zanni