Ristoranti, bar e sale ricevimento sono luoghi sicuri: monta la rabbia nel mondo della ristorazione, del catering e banqueting contro il nuovo decreto del 12 ottobre che, di fatto, sancisce lo stop a quel che resta di una stagione disastrosa nell’ambito dei matrimoni e degli eventi privati.
A farsi portavoce dell’ira e dello scoramento di tutta la categoria e del suo indotto è il Consiglio direttivo di Ristoworld Italy, l’associazione di cucina, turismo e difesa del Made in Italy che si è riunita d’urgenza proprio per esprimersi sull’ultima disposizione governativa definita “una vera e propria ingiustizia sociale”. «Le limitazioni allo svolgimento di cerimonie nuziali, feste e ricorrenze – commenta il presidente dell’associazione Marcello Proietto di Silvestro a nome dell’intero consiglio direttivo – sono un assurdo atto di ingiustizia.
Il decreto varato qualche giorno è infatti incoerente: da un lato consente che, ad esempio, sui mezzi di trasporto (aerei, treni, bus) persone sconosciute viaggino una accanto all’altra senza alcun distanziamento sociale o che all’uscita delle scuole si creino assembramenti e dall’altro, imponendo un limite massimo di 30 partecipanti alle cerimonie nuziali, applica un rigore assoluto.
Tutto ciò diventa solo un motivo in più per scoraggiare le coppie a coronare il loro sogno d’amore, dopo tutti gli sforzi che sono stati fatti per cercare di recuperare una stagione disastrata».
«Se il governo continua su questa strada – continua il documento del consiglio nazionale di Ristoworld composto oltre che dal presidente Proietto, anche da Andrea Finocchiaro, Natale Spolverino, Claudio Leocata, Leonardo Massaro, Alessandro Russo e Giuseppe Milazzo - deve essere consapevole che con i suoi atti decreterà la scomparsa di 2mila imprese e la creazione di 100mila nuovi disoccupati: è infatti evidente che, nel caso di un secondo lockdown, il settore non sarà più in grado di riprendersi. Siamo di fronte a prospettive drammatiche».
Un plauso da Ristoworld Italy giunge infine all’associazione degli imprenditori del banqueting e del catering, come a quella dei ristoratori e dei baristi, che sta dimostrando grande senso di responsabilità.
«Obiettivo generale di imprenditori, addetti ai lavori e della classe politica nella sua interezza – conclude il documento di Ristoworld Italy - è fornire le condizioni perché gli imprenditori seri possano continuare a lavorare nel rispetto della garanzia della salute, così come fatto fino ad oggi. Bloccare la crescita e le occasioni di lavoro è solo un suicidio di massa.
Se il governo continua su questa linea, allora deve intervenire immediatamente con fondi di sostegno seri e concreti, immediati e congrui per sostenere il lavoro e le famiglie di un comparto messo in ginocchio dalla crisi e dalle decisioni spesso prese da soggetti che di queste professioni non conoscono neanche le fondamentali regole basilari».